Si è conclusa la prima settimana del Corso per Collaboratori della Gestione sportiva di Bologna. Tra le varie lezioni, una particolarmente apprezzata dai corsisti è stata quella sull’assicurazione degli sportivi dilettanti, tenuta da Alfredo Chiantini, che, per l’occasione, ha rilasciato un’intervista all’Adise. Dott. Chiantini, da tempo è un consulente per le società dilettantistiche, ci può ricordare il suo ruolo? Sono avvocato e mi occupo di diritto delle assicurazione e 10 anni fa ho iniziato a lavorare con l’allora Presidente della LND Carlo Tavecchio. Mi interfaccio tra le società dilettantistiche e le compagnie assicurative per quanto riguarda gli infortuni. In questo senso contribuisco a dare una  tutela ed una gestione della lettura della polizza per le società sportive. Come si è sviluppata questa lezione particolarmente auspicata dal Comitato Regionale Emiliano-Romagnolo? La lezione è stata improntata sulla responsabilità che le società hanno nei confronti dei tesserati e nei confronti di quello che le società fanno come associazioni sportive dilettantistiche. Dopodiché abbiamo parlato nello specifico delle polizze, dei riferimenti normativi che le caratterizzano, di come sono fatte e strutturate. I corsisti sono stati molto partecipi, soprattutto hanno fatto domande molto specifiche sui percorsi che hanno le varie tipologie di sinistri e quindi perché alcuni sono rimborsati ed altri no. Qual’è l’importanza di questi corsi? Sono utilissimi, la formazione sta alla base di tutto. A mio avviso contano molto di più questi corsi piuttosto che tanti altri provvedimenti che non vanno sulle persone. Il calcio è fatto di relazioni e queste si migliorano se ci si incontra e ci si confronta, con la possibilità di capire meglio determinate dinamiche. Tra queste dinamiche vi sono scuramente anche le assicurazioni e, una lezione come questa, può fare capire l’importanza di leggere bene una polizza e di come tutto ciò possa fare risparmiare un sacco di tempo, di problematiche e di soldi.