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FREDERIC MASSARA, L’UOMO “OMBRA” DEL MILAN

Nell’editoriale pubblicato sul Corriere dello Sport-Stadio del 16 maggio 2022 il direttore Ivan Zazzaroni traccia un significativo profilo di Frederic Massara, direttore sportivo del Milan neo campione d’Italia (per la diciannovesima volta) dopo 11 anni di attesa.

Ne riportiamo uno stralcio.

“… Se permettete, mi soffermo sul Milan. Di Stefano Pioli abbiamo scritto e detto tanto. Di Zlatan Ibrahimovic anche troppo, forse. A Ivan Gazidis non ho risparmiato complimenti, dopo la freddezza iniziale. Paolo Maldini non aveva e non ha bisogno di altra gloria: gli basta e avanza quella conquistata da calciatore. Anche da dirigente è sorprendentemente abile.

Un po’ di spazio lo riservo stravolentieri e giustamente al fornitore di idee, il cinquantatreenne Frederic Massara, l’uomo nell’ombra, il direttore sportivo di lingua francese arrivato al Milan, grazie a Boban e allo stesso Maldini, accompagnato da tanta diffidenza: era alla prima esperienza in solitario.

Massara è figlio legittimo di Walter Sabatini e come il “babbo” crede nelle idee, nei rapporti, nell’occhio lungo e nelle intuizioni: Theo Hernandez e Maignan, Tonali e Brahim Diaz, Bennacer e Krunic, Kalulu e Tomori, Giroud e Saelemaekers, Messias e Rebic, e Kjaer. Un’intera squadra di soluzioni brillanti e a costo accettabile per una società che ha fatto dei conti in equilibrio (sostenibilità) ma anche dell’equilibrio in senso assoluto, il punto di forza.

Sottolineare il lavoro del direttore sportivo nel 2022 significa restituire importanza a un mestiere che negli ultimi tempi ha perso potere e autonomia per colpa dei presidenti che pensano di capirne di più, di saperla lunga. E vale come celebrazione del calcio ben fatto, quello più semplice e quindi più difficile da produrre.

Il Milan di Massara insegue un titolo doppiamente storico. Perché sarebbe il primo scudetto di un fondo (il fondo d’investimento statunitense Elliott, con sede a New York) e il primo post-berlusconiano. Undici anni fa quando si impose il Milan di Allegri, Berlusconi e Galliani erano ancora presidente e amministratore, artefici di un’epopea. Oggi Berlusconi e Galliani hanno scelto la periferia, Monza, ma puntano ancora al centro con un entusiasmo e risorse che andrebbero premiati”.

LA SCHEDA

Frederic Massara in campo era un attaccante agile e scattante, non molto prestante a livello fisico ma efficace e letale al punto giusto. Queste doti è riuscito in poco tempo a trasferirle anche sulla “scrivania” mettendo a segno nel corso degli anni numerosi colpi di calciomercato ad effetto. Massara, allievo prediletto di Walter Sabatini, dopo tanta gavetta ha iniziato a camminare con i suoi piedi riuscendo in pochi anni a risollevare completamente le sorti del Milan. Il club rossonero, circa 3 anni fa, ha deciso di affidare la gestione tecnica all’accoppiata Massara-Maldini ed i miglioramenti si sono visti giorno dopo giorno.

La carriera da calciatore

Frederic Massara nasce a Torino l’11 novembre del 1968. Sua madre è stata dirigente di alto livello nel Louvre e questo ha contribuito molto alla crescita culturale del futuro dirigente rossonero. Massara, soprattutto a causa del lavoro di sua madre, cresce in maniera rigida e fin da piccolo intraprende la carriera sportiva. A livello calcistico si fa spazio attraverso le giovanili del Torino, mettendosi in mostra tra i ragazzi del Filadelfia. Con i granata vince il Trofeo di Viareggio nel 1987 e l’anno successivo passa al Pavia. Con i lombardi tra Serie C1 e C2 colleziona 26 reti in 2 anni e successivamente si trasferisce in Serie B al Pescara. In Abruzzo viene richiesto espressamente dal tecnico dei Delfini Giovanni Galeone, che lo ritiene un giocatore ideale per il suo 4-3-3. Massara realizza 8 reti e contribuisce alla promozione del Pescara in Serie A. Nella massima serie pur giocando 27 partite segna solamente 3 reti, una delle quali proprio al Milan.

La permanenza a Pescara si protrae fino al 1994 quando si trasferisce alla Fidelis Andria. Con i pugliesi in due campionati di Serie B mette a segno solamente 8 reti. Negli anni successivi i trasferimenti sono diversi e Massara vestirà le maglie di: Palermo, Arezzo, nuovamente il Pescara, il Moncalieri ed ancora la Fidelis Andria. Massara terminerà la sua carriera nel Montesilvano, dopo aver vestito le maglie del Tivoli e del Francavilla. Le sue statistiche parlano di 27 presenze e 3 reti in Serie A e di 194 presenze e 22 reti in Serie B. Al termine della sua attività agonistica ricopre l’incarico di vice allenatore con il Benevento, il Pescara ed il Martina.

La carriera da dirigente sportivo

Massara nel 2008 inizia la sua collaborazione con il direttore sportivo Walter Sabatini, inizialmente nel Palermo e poi nella Roma. Nel 2011 ottiene la qualifica di direttore sportivo con il massimo dei voti e nel 2016 viene chiamato dalla Roma per sostituire proprio Sabatini. Le strade tra i due torneranno ad incrociarsi qualche anno dopo, quando si ritroveranno a gestire la parte tecnica delle squadre di Suning, l’Inter su tutte. Massara nel 2018 torna alla Roma in veste di segretario generale, per poi essere nominato nuovamente direttore sportivo nell’anno successivo. Il 21 giugno del 2019 per Massara arriva la chiamata del Milan ed inizia la collaborazione con il club rossonero.

(fonte Footballnews24.it)

Nelle foto: Frederic Massara e Ivan Zazzaroni

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