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Lo stato dell’arte dell’ADISE: intervista al Presidente Carlo Regalia

Con l’inizio del 2016, anno del quarantesimo dell’istituzione dell’ADISE, facciamo il punto della situazione associativa con il Presidente Carlo Regalia. Presidente, tanti sono i temi e gli ambiti che negli ultimi tempi hanno caratterizzato l’attività dell’ADISE, tra questi abbiamo registrato le perplessità che alcuni associati hanno espresso sull’istituzione della nuova Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi, ipotizzando che la F.I.G.C. avesse intenzione di modificare lo status di professionista sportivo del DS e delle altre figure professionali ad esso assimilate. Cosa ne pensa? L’ADISE è sempre attenta ed impegnata a tutelare gli interessi giuslavoristici e regolamentari dei propri associati: è il caso di rammentare che se oggi la figura professionale del Direttore Sportivo, indipendentemente dalla denominazione che assume e dalle funzioni che ricopre nelle società di calcio, ha ottenuto il pieno riconoscimento di sportivo professionista ai sensi della Legge 23 marzo 1981, N. 91, è perché la nostra Associazione ha lavorato con costanza e competenza in tutti questi anni con l’obiettivo primario di assicurare alla nostra categoria professionale le garanzie contrattuali, assicurative e previdenziali che le competono. Per questo abbiamo ritenuto eccessive le preoccupazioni di alcuni nostri colleghi che hanno voluto intravedere nel progetto di crescita del sistema formativo dei DS, elaborato dalla F.I.G.C., una pericolosa deriva che avrebbe potuto farci perdere i diritti acquisiti. La conferma di quanto sosteniamo è prontamente arrivata dal Direttore Generale della F.I.G.C., Dott. Michele Uva, il quale, in una comunicazione ufficiale inviata alla nostra associazione e che abbiamo riportato anche sul nostro sito, rimarcava come “l’istituzione della nuova Commissione Dirigenti e Collaboratori Sportivi non sia da considerare come un pericoloso segnale della volontà della FIGC di mettere in discussione l’inquadramento del Direttore Sportivo quale Sportivo Professionista”, perché “il Direttore sportivo è qualificato come sportivo professionista dall’art. 2 della Legge 91/1981 e, in base a detta legge e al contratto tipo, previsto dall’accordo collettivo stipulato con la Vostra associazione, è inequivocabilmente sottoposto al relativo regime previdenziale e assistenziale.” E al contempo “ le funzioni ed il ruolo del Direttore sportivo non sono cambiati e sono stabiliti dal Regolamento che definisce tale figura come colui che svolge, per conto delle società sportive professionistiche, attività concernenti l’assetto organizzativo e/o amministrativo della società, ivi compresa espressamente la gestione dei rapporti e delle trattative inerenti i contratti tra società, tecnici e calciatori ed i relativi trasferimenti”. Qualche settimana fa si è concluso anche il Calciomercato invernale: come è andata? Dopo un avvio un po’in sordina, penso che anche quest’anno il Calciomercato invernale, curato dall’ADISE con la collaborazione organizzativa di Infront, abbia conseguito positivi riscontri in termini di rispetto delle norme emanate dalla F.I.G.C. in materia di accesso alle aree delle trattative e di attenzione mediatica, a conferma dell’importanza di questa specificità del calcio italiano. Un evento che risente tuttavia del cambiamento dei tempi e che per questo necessità di una maggiore partecipazione delle società, in particolare quelle di Serie A, perché non diventi solo un oggetto per trasmissioni televisive specializzate. Che il Calciomercato mantenga ancora un forte appeal è dato dalle numerose manifestazioni di interesse che stanno provenendo da varie località in Italia che vorrebbero diventare la sede delle trattative, sulla scia dell’interessante esperienza di Taormina della scorsa estate. In questi giorni, insieme a Infront, stiamo lavorando ad una nuova proposta organizzativa del calcio mercato 2016/2017, anche in considerazione della chiusura dell’Atahotel Executive di Milano. Un’esperienza positiva, quella del Calciomercato, al pari di quella dei Corsi per Collaboratori della Gestione sportiva: un commento? Rispetto a questi corsi vi è un grande fermento, come conferma la richiesta che quotidianamente riscontriamo da tante persone ed ancor più dai Comitati regionali della LND. Abbiamo sviluppato contatti ed aperto le preiscrizioni presso i Comitati regionali della Toscana, della Basilicata, dell’Emilia-Romagna, del Friuli Venezia Giulia, delle Marche, del Molise, della Sardegna e della Sicilia, con l’intento di completare l’effettuazione di almeno un corso in tutte le regioni italiane. Il risultato più importante per la diffusione del corso di abilitazione è da individuarsi nell’istituzione regolamentare dell’accordo economico tra i Collaboratori della Gestione Sportiva e le società della Lega Nazionale Dilettanti. Inoltre l’ADISE, da tempo, sostiene l’importanza che tali corsi diventino un indispensabile step propedeutico per gli ex calciatori che vogliano accedere al Corso per Direttore sportivo professionista. Nonostante l’ampio consenso degli associati, l’attenzione dell’ADISE verso i Collaboratori della Gestione Sportiva non ha trovato ancora traduzione nella modifica dello Statuto per il loro definitivo accoglimento nell’associazione, così come per gli Osservatori. Questo perché l’Assemblea straordinaria dello scorso 11 gennaio non ha potuto deliberare le modifiche statutarie predisposte, a causa della mancanza del quorum richiesto dallo Statuto. Il Consiglio dell’ADISE dovrà riconvocare l’Assemblea Straordinaria entro la fine della corrente stagione sportiva per approvare il nuovo testo statutario affinché esso sia applicabile nella prossima Assemblea Elettiva che si terrà all’inizio del 2017. Il nuovo testo verso il quale si è sostanzialmente già detto favorevole oltre il 90% dei direttori sportivi presenti alla riunione assembleare di gennaio, è fortemente atteso dai collaboratori della gestione sportiva, come ha dimostrato ancora una volta la loro convinta partecipazione all’assemblea, anche se solo come ospiti uditori. Per quanto riguarda infine la celebrazione del 40° anniversario della costituzione dell’ADISE, fondata nel novembre 1976, saranno promosse varie iniziative ed attività, volte a sensibilizzare gli associati, oltre che tutti gli addetti ai lavori del mondo del calcio, su quanto fatto dall’Associazione in questi anni e sui prossimi obiettivi. Tante attività per le quali si rende necessario una sempre maggiore partecipazione alla vita associativa da parte dei nostri iscritti.

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